Confesso che, nel mio precedente articolo (https://serenamentefabriziogaoni.blog/2018/09/18/i-blocchi/), avevo dimenticato un altro potenziale e importante fattore di blocco: il sentito dire. Ossia quelle persone, specialmente su internet, che affermano di essere andate da uno o piu’ psicologi senza riscontrare alcun beneficio.
Mettiamoci nei panni della persona che, con desiderio misto ad ansia, si sta per decidere a contattare uno psicologo per chiedere un primo colloquio. Prima, però, per curiosità o per ricevere un’ultima conferma, apre la pagina di un forum dove una persona racconta la sua esperienza con lo psicologo…e vede scritto che non serve a niente! Che ha soltanto “buttato soldi”! Che i suoi problemi sono rimasti gli stessi! E magari riferisce anche di altre persone con la sua medesima esperienza, giungendo alla conclusione che gli psicologi siano degli imbroglioni capaci solo di spillare soldi!
Come si sentirà la nostra cara persona “candidata” a cominciare un percorso psicologico? Ipotizzo: piena di dubbi. Terrorizzata. La sua speranza di cambiare probabilmente le si sarà sgretolata addosso in pochi istanti di lettura. Potrebbe decidere di non chiamare lo psicologo nè adesso nè mai. O potrebbe aver bisogno di ripercorrere lentamente tutto quel processo per cui, alla fine, si stava finalmente decidendo a chiamare. In ogni caso, quella testimonianza potrebbe avere su di lei un effetto esplosivo. Perchè si tratta di una testimonianza appunto, quindi di una persona che ha fatto esperienza di un percorso psicologico, e noi tendiamo a fidarci di chi racconta una sua esperienza (così come gli altri devono fidarsi quando noi ne raccontiamo una nostra).
Un primo punto da porsi è: quanto possiamo ritenere attendibile quel ‘sentito dire’? (qui ho scelto di affrontarlo dal punto di vista del web, ma si potrebbe trattare anche di testimonianze a voce).
Per alcuni anni ho frequentato con interesse il mondo dei forum, anche di psicologia. E mi sono imbattuto anche in persone che raccontavano la loro brutta esperienza con uno o piu’ psicologi .
In alcuni casi obiettivamente sembrava non essersi mai creata una grande relazione con lo psicologo, e su questo sicuramente lo psicologo aveva le sue responsabilità: il cambiamento psicologico infatti si basa sulla buona relazione terapeutica. Se non c’è quella, non può esserci neanche cambiamento e “guarigione”.
Nella maggioranza dei casi invece si trattava di utenti che ripetevano quasi come un mantra che per loro non c’era nulla da fare, che erano destinati ad essere dei perdenti: la cosa curiosa è che quando qualcuno sul forum cercava di capire meglio i loro stati d’animo o di raccontargli come era riuscito in prima persona a superare un malessere simile, questi utenti reagivano in modo difensivo. Cercavano di sviare il discorso o di metterci una pietra tombale sopra ripetendo il mantra che tanto per loro sarebbe stato inutile perché erano “sbagliati”. Avevo la sensazione che queste persone si fossero create la loro identità: vittime. E che non avessero alcuna intenzione di metterla in discussione. In qualche modo sentirsi vittime gli metteva sicurezza. E’ probabile che, quando uno psicologo arrivava a fargli mettere in discussione questo ruolo, loro inconsciamente si sentissero minacciati e trovassero un modo per boicottare il percorso. E sottolineo inconsciamente.
Altri utenti invece erano del tipo “tutti”: i miei genitori mi hanno fatto questo, i miei nonni quest’altro, i compagni di classe mi prendevano tutti in giro, i professori erano tutti indifferenti, i colleghi sono tutti freddi….praticamente tutti ce l’avevano con loro. E la colpa dei loro problema era tutta degli altri. Loro non avevano responsabilità. E’ facile immaginare che, quando uno di questi utenti andava dallo psicologo, si aspettasse che a fare tutto il lavoro interiore al suo posto fosse lo psicologo! E quando si accorgeva che lo psicologo non gli offriva soluzioni da fuori, lo mollavapensando: Anche lui non mi è stato utile. Tutti ce l’hanno con me. E, arrivati al medesimo punto col secondo psicologo, questo era già abbastanza per sentenziare: Tutti gli psicologi sono inutili.
Torniamo al punto da cui siamo partiti: quanto sono attendibili queste testimonianze?
Impossibile stabilirlo con certezza, proprio perché non conosciamo l’esperienza degli altri. Possiamo però accorgerci che, dietro ad alcune persone che parlano contro la psicologia, ci sono modi di pensare e di essere disfunzionali, prima di tutto per loro stessi. Sarebbe un peccato farci bloccare dai blocchi degli altri!
Se con uno psicologo ci troviamo bene, possiamo stabilirlo soltanto noi. E possiamo farlo solo dopo averci parlato per alcune volte, solo dopo esserci entrati in relazione. Infatti ogni incontro tra due persone, ogni stare in relazione è imprevedibile. Poichè riguarda due persone libere, ciascuna con i propri vissuti.
Per quanto mi riguarda, ritengo che 5 sedute siano un tempo sufficiente per capire se la relazione è efficace o no. Sul finire della quinta seduta chiedo al cliente come sta vivendo il rapporto con me soltanto se entrambi lo valutiamo positivamente decidiamo assieme di continuare.
Ripeto il mio invito: non lasciamoci bloccare dai blocchi degli altri. Decidiamo noi, in modo consapevole, cosa è meglio per noi. Anche quando questo riguarda la scelta dello psicologo.