Vai al contenuto
Serena-Mente Psicologia

Serena-Mente Psicologia

Fabrizio Gaoni: Lo psicologo che parla la tua lingua

  • Consulenze online
  • Riguardo me
  • Serena-Mente: messaggio al navigante virtuale
  • Contatti
  • Blog

Tag: Blocchi psicologici

Lo psicologo

L’ultimo blocco: il famoso ‘sentito dire’

24 settembre 201823 ottobre 2018 Fabrizio Gaoni psicologo

Confesso che, nel mio precedente articolo (https://serenamentefabriziogaoni.blog/2018/09/18/i-blocchi/), avevo dimenticato un altro potenziale e importante fattore di blocco: il sentito dire. Ossia quelle persone, specialmente su internet, che affermano di essere andate da uno o piu’ psicologi senza riscontrare alcun beneficio.

Pettegolezzo
Mettiamoci nei panni della persona che, con desiderio misto ad ansia, si sta per decidere a contattare uno psicologo per chiedere un primo colloquio. Prima, però, per curiosità o per ricevere un’ultima conferma, apre la pagina di un forum dove una persona racconta la sua esperienza con lo psicologo…e vede scritto che non serve a niente! Che ha soltanto  “buttato soldi”! Che i suoi problemi sono rimasti gli stessi! E magari riferisce anche di altre persone con la sua medesima esperienza, giungendo alla conclusione che gli psicologi siano degli imbroglioni capaci solo di spillare soldi!
Come si sentirà la nostra cara persona “candidata” a cominciare un percorso psicologico? Ipotizzo: piena di dubbi. Terrorizzata. La sua speranza di cambiare probabilmente le si sarà sgretolata addosso in pochi istanti di lettura. Potrebbe decidere di non chiamare lo psicologo nè adesso nè mai. O potrebbe aver bisogno di ripercorrere lentamente tutto quel processo per cui, alla fine, si stava finalmente decidendo a chiamare. In ogni caso, quella testimonianza potrebbe avere su di lei un effetto esplosivo. Perchè si tratta di una  testimonianza appunto, quindi di una persona che ha fatto esperienza di un percorso psicologico, e noi tendiamo a fidarci di chi racconta una sua esperienza (così come gli altri devono fidarsi quando noi ne raccontiamo una nostra).

Eugene_de_Blaas_The_Friendly_Gossips
Un primo punto da porsi è: quanto possiamo ritenere attendibile quel ‘sentito dire’? (qui ho scelto di affrontarlo dal punto di vista del web, ma si potrebbe trattare anche di testimonianze a voce).
Per alcuni anni ho frequentato con interesse il mondo dei forum, anche di psicologia. E mi sono imbattuto anche in persone che raccontavano la loro brutta esperienza con uno o piu’ psicologi .
In alcuni casi obiettivamente sembrava non essersi mai creata una grande relazione con lo psicologo, e su questo sicuramente lo psicologo aveva le sue responsabilità: il cambiamento psicologico infatti si basa sulla buona relazione terapeutica. Se non c’è quella, non può esserci neanche cambiamento e “guarigione”.
Nella maggioranza dei casi invece si trattava di utenti che ripetevano quasi come un mantra che per loro non c’era nulla da fare, che erano destinati ad essere dei perdenti: la cosa curiosa è che quando qualcuno sul forum cercava di capire meglio i loro stati d’animo o di raccontargli come era riuscito in prima persona a superare un malessere simile, questi utenti reagivano in modo difensivo. Cercavano di sviare il discorso o di metterci una pietra tombale sopra ripetendo il mantra che tanto per loro sarebbe stato inutile perché erano “sbagliati”. Avevo la sensazione che queste persone si fossero create la loro identità: vittime. E che non avessero alcuna intenzione di metterla in discussione. In qualche modo sentirsi vittime gli metteva sicurezza. E’ probabile che, quando uno psicologo arrivava a fargli mettere in discussione questo ruolo, loro inconsciamente si sentissero minacciati e trovassero un modo per boicottare il percorso. E sottolineo inconsciamente.

vittimismo_1
Altri utenti invece erano del tipo “tutti”: i miei genitori mi hanno fatto questo, i miei nonni quest’altro, i compagni di classe mi prendevano tutti in giro, i professori erano tutti indifferenti, i colleghi sono tutti freddi….praticamente tutti ce l’avevano con loro. E la colpa dei loro problema era tutta degli altri. Loro non avevano responsabilità. E’ facile immaginare che, quando uno di questi utenti andava dallo psicologo, si aspettasse che a fare tutto il lavoro interiore al suo posto fosse lo psicologo! E quando si accorgeva che lo psicologo non gli offriva soluzioni da fuori, lo mollavapensando: Anche lui non mi è stato utile. Tutti ce l’hanno con me. E, arrivati al medesimo punto col secondo psicologo, questo era già abbastanza per sentenziare: Tutti gli psicologi sono inutili.
Torniamo al punto da cui siamo partiti: quanto sono attendibili queste testimonianze?
Impossibile stabilirlo con certezza, proprio perché non conosciamo l’esperienza degli altri. Possiamo però accorgerci che, dietro ad alcune persone che parlano contro la psicologia, ci sono modi di pensare e di essere disfunzionali, prima di tutto per loro stessi. Sarebbe un peccato farci bloccare dai blocchi degli altri!

Salto ostacoli con cavallo
Se con uno psicologo ci troviamo bene, possiamo stabilirlo soltanto noi. E possiamo farlo solo dopo averci parlato per alcune volte, solo dopo esserci entrati in relazione. Infatti ogni incontro tra due persone, ogni stare in relazione è imprevedibile. Poichè riguarda due persone libere, ciascuna con i propri vissuti.

Per quanto mi riguarda, ritengo che 5 sedute siano un tempo sufficiente per capire se la relazione è efficace o no. Sul finire della quinta seduta chiedo al cliente come sta vivendo il rapporto con me soltanto se entrambi lo valutiamo positivamente decidiamo assieme di continuare.
Ripeto il mio invito: non lasciamoci bloccare dai blocchi degli altri. Decidiamo noi, in modo consapevole, cosa è meglio per noi. Anche quando questo riguarda la scelta dello psicologo.

 

Contrassegnato da tag Blocchi psicologici, Pregiudizi, PsicologoLascia un commento
Lo psicologo

Blocchi a cominciare un percorso psicologico

18 settembre 201823 ottobre 2018 Fabrizio Gaoni psicologo

Statua di Sisifo

Come ho scritto nello scorso articolo, conosco persone con un macigno di sofferenza interiore…eppure non vogliono saperne di chiedere il supporto di uno psicologo. E altre persone, nella stessa situazione, che si ripetono da mesi “dovrei andare da uno psicologo, forse mi farebbe bene”…e continuano a ripeterselo perchè, evidentemente, continuano a non andarci.

Cosa blocca una persona sofferente dal rivolgersi a uno psicologo? Perchè non lo fa con la medesima naturalezza con cui si rivolge al medico per un disagio fisico?

Raffaele_Morelli

Nella nostra cultura attuale, la psicologia si è ritagliata un suo spazio. In molte riviste c’è la rubrica in cui “lo psicologo risponde” (di solito in termini così generici che, forse, tanto valeva non rispondere). Li vediamo ospiti frequenti in molti programmi televisivi (nella foto sopra Raffaele Morelli, onnipresente nelle trasmissioni condotte da Maurizio Costanzo), anche quando si dibatte di argomenti filosofico-psicologici come chi vincerà l’Isola dei Famosi o l’ultima dichiarazione di Di Maio o di Salvini…. Sentiamo parlare di psicologi nelle scuole, psicologi dei campioni sportivi, psicologi che parlano della comunicazione tra genitori e figli, che fanno corsi di formazione nelle aziende…e persino nei seminari per futuri sacerdoti.

Tutti noi nel linguaggio quotidiano utilizziamo concetti psicologici come motivazione, ansia, depressione, stress, benessere emotivo. Eppure…continuiamo a vergognarci di ammettere che andiamo dallo psicologo. Non pensiamo piu’ che gli altri ci prendano per pazzi, però…che ci ritengano un pò strani e che ci tengano un pò alla larga, questo sì! Il tabu’ non è ancora stato abbattuto.

Emarginazione

Immaginando che siano gli altri a definirci “strani”, in realtà siamo noi a dirlo a noi stessi…e a trattenerci dal rivolgerci a quello specialista che tanto potrebbe aiutarci proprio in questo nostro difficile rapporto con noi stessi.

Oppure ci facciamo frenare dal timore di raccontare cose intime di noi ad un estraneo: “meglio a un amico” pensiamo, forse. Purtroppo però l’amico non si è formato in anni di studio e tirocini per capire i nostri pensieri e i nostri sentimenti. E potrebbe anche essere emotivamente troppo coinvolto, essendo nostro amico. L’amico non è un professionista.

Forse il blocco piu’ forte, però, è quello di pensare “devo farcela da solo. Con la forza di volontà si può tutto”. E’ un messaggio con cui le generazioni anziane sono cresciute insieme a pane e latte, in tempi in cui la sensibilità psicologica obiettivamente ancora un tantino da affinare…Questi messaggi però sono passati a molti di noi. (“Sii forte” per dirla con le parole dell’Analisi Transazionale.) E quindi vediamo l’andare dallo psicologo come un fallimento, come un “sono un debole”. E continuiamo a star male, fallendo (stavolta sì!) nell’obiettivo di star bene.

Psicologo-Cliente

Potremmo però renderci conto che non saper chiedere sostegno è una debolezza. E saper chiedere sostegno è una forza. E che la forza di volontà si può indirizzare a chiedere questo sostegno ad un professionista, piuttosto che a sforzarci di risolvere da soli il cubo di Rubik della nostra mente e fallire ogni volta.

 

 

Contrassegnato da tag Blocchi psicologici, Paura del giudizio degli altri, Psicologo, Sostegno psicologicoLascia un commento

Contatti

Dr. Fabrizio Gaoni

Psicologo clinico e dell’età evolutiva

+393471285097

fabryganz@yahoo.it

ricevo a Roma in: Prati, Corso Trieste/Quartiere Africano, Tiburtina (tutti gli studi sono adiacenti a fermate metro)

Consulenze anche a distanza tramite skype, videochiamata whatsapp e chiamata telefonica

Argomenti

  • Aforismi (6)
  • Ansia (6)
  • Attaccamento (4)
  • Autostima (13)
  • Depressione (3)
  • Dipendenza affettiva (3)
  • Genitori e figli (6)
  • Intervista (1)
  • Ironia (2)
  • Lo psicologo (5)
  • Lutto (5)
  • Musica (1)
  • Narcisismo (5)
  • Prologo (1)
  • Psicologi famosi (5)
  • Psicologia (1)
  • Psicologia dello sviluppo (6)
  • Psicologia in Musica (1)
  • Relazioni di coppia (24)
  • Suicidio (1)
Crea un sito o un blog gratuitamente presso WordPress.com.
Annulla
Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie